Rocky Horror Picture Show, queerness e molto altro

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Foto di Michał Franczak su Unsplash
Foto di Michał Franczak su Unsplash

Il contesto

A Genova dal 2021 è attivo Cineversity, il primo festival del cinema permanente. Un gruppo di student* ed ex student* UniGe, coordinato da Paolo Piccardo (che è anche Professore ordinario al Dipartimento di chimica e chimica industriale ma, ai fini di questo post, è soprattutto Delegato del Rettore alla web radio di Ateneo e alla promozione del cinema nella comunità universitaria) cura una rassegna cinematografica che programma un incontro al mese. Sede il Cineclub Nickelodeon, dove viene proiettato prima un corto sperimentale e poi un film (quello di ieri sera era il ventiseiesimo). 

Segue un dibattito, a quanto ho capito spesso in birreria (Birreria Kowalski, via dei Giustiniani, che ha anche una bella sala dotata di comodi divani e poltrone e che ha perfino messo in nostro onore – immagino – la colonna sonora del film che abbiamo visto ieri sera).

Film che, per l’appunto, era il Rocky Horror Picture Show (visto con circa 120 spettatori, spettatrici e anche, come da copione, una dozzina di Transilvaniani).

Segue un dibattito, a quanto ho capito spesso in birreria (Birreria Kowalski, via dei Giustiniani, che ha anche una bella sala dotata di comodi divani e poltrone e che ha perfino messo in nostro onore – immagino – la colonna sonora del film che abbiamo visto ieri sera).

Il dibattito in birreria è durato circa un’ora e mezza, l’ho anche registrato, ma non ho tempo ora di riprendere tutto il discorso, sulla queerness del film e dell’epoca, il femminismo degli anni 70 e il successivo backlash, i film di fantascienza, e la fantascienza in generale di quegli anni ma anche di molti anni dopo, l’antispecismo, la polarizzazione nelle folle, e altri temi toccati molto più vagamente. Alcuni temi sono stati introdotti da me, molti altri sono scaturiti dal dibattito, molto vivace e partecipato.

Avevo promesso quando ci siamo salutati che avrei mandato le indicazioni necessarie a rintracciare i film e i libri di cui abbiamo parlato. Intanto ecco la lista, quando avrò tempo racconterò il filo conduttore e le molte incursioni estemporanee che ci hanno portato a parlarne (anche se visti i temi affrontati mi sembra un percorso già abbastanza chiaro, forse inevitabile).

Antispecismo

Liberazione animale. Peter Singer (1975)

Carne da macello. La politica sessuale della carne. Carol J. Adams (pubblicato nel 1990, tradotto in Italia nel 2020)

Fantascienza (Libri)

Fredric Brown. (I racconti)

Fredric Brown (Sentinella)

Ray Bradbury. Fahrenheit 451

Walter Tevis. L’uomo che cadde sulla Terra

Kurt Vonnegut. Mattatoio n. 5

John Wyndham. Chocky.

Philip Dick (tutto)

Film

L’uomo che cadde sulla Terra, diretto da Nicolas Roeg, 1976. Protagonista David Bowie.

Attrazione fatale, diretto da Adrian Lyne, 1987

Border – Creature di confine (Gräns), diretto da Ali Abbasi, 2019.

Annientamento (Annihilation) 2018 scritto e diretto da Alex Garland. (Alterna momenti pessimi a immagini notevoli di animali e piante mutanti. Tratto dal libro di Jeff VanderMeer, dallo stesso titolo, primo libro di una trilogia, molto più interessante del film).

Testo accademico

Reading Rocky Horror: The Rocky Horror Picture Show and Popular Culture. Jeffrey Andrew Weinstock. Springer, 2008. Raccolta accademica che analizza il film da diverse prospettive, tra cui gli studi di genere e queer, gli studi sulla disabilità, gli studi culturali, e gli studi cinematografici.

Altri libri

Massa e potere. Elias Canetti (1960)

Contrattacco. Susan Faludi (1997)

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